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Catherine Chidgey Il figlio perfetto
Germania, 1939. Due bambini osservano i loro genitori
mentre vengono inghiottiti dagli sconcertanti meccanismi del potere.
Sieglinde vive nell’agiata ignoranza della borghesia berlinese,
il lavoro di suo padre è censurare i libri asportandone le
parole proibite (“promessa”, “amore”, “pietà”...).
Erich è figlio unico e vive con la madre nella campagna rigogliosa
vicino a Lipsia, all’ombra di inquietanti domande senza risposta.
Entrambe le famiglie ambiscono alla purezza e alla perfezione che
guidano i buoni tedeschi. I bambini si incontrano mentre
le speranze della Germania nazista per un futuro glorioso cominciano
a crollare, e trovano temporaneo rifugio in un teatro abbandonato,
in mezzo alle macerie di Berlino. Là fuori, bianche lenzuola
sono appese alle finestre; in tutta la città la gente parla
della resa. |
Raffaella Musicò Con la paura ci mangiamo la notte
In una Milano dissolta in particelle solitarie, Giulia, Yumiko, Elena e Roberta affrontano il nodo emotivo che le ha condizionate per tutta la vita. Insoddisfatte nel profondo, arrabbiate ma arrese al pantano dei loro giorni, si sfiorano in incontri all’apparenza superficiali, senza rendersi conto della rete che comincia ad avvolgerle, costringendole a riemergere e a fronteggiare se stesse. In una notte rischiarata dal raggio livido di una luna piena, la sopraffazione insensata su un essere indifeso, il cane di Amedeo, spezza le ombre lunghe della loro paura. L’odio e il dolore per un’ingiustizia efferata si propagano tra le maglie della rete che si stringe senza scampo attorno a loro e irrompono nel vuoto di sogni: con la paura ci mangiamo la notte. |
Matteo Luca Andriola La
Nuova destra in Europa Nuova edizione aggiornata a oggi
L’esplosivo successo elettorale dei partiti di destra alle ultime elezioni europee è la ragione che ci ha suggerito di riproporre, aggiornato di cinque anni, il saggio La Nuova destra in Europa (Paginauno, 2014). In quell’occasione Andriola identificava in una rivoluzione ideologica, iniziata quarant’anni prima dall’intellettuale Alain de Benoist, la crescita che i vari movimenti di destra già avevano registrato, li analizzava seguendone il percorso e tirava le fila dei legami creati, e tuttora esistenti, tra la Nuova destra come corrente culturale e le diverse formazioni politiche. Oggi la Lega di Salvini è arrivata al 34% alle europee, il Front national francese al 23% e una nuova formazione, l’AfD, non cessa la sua cavalcata in Germania, mentre sul piano teorico a de Benoist si è affiancato Alexander Dugin con la sua Quarta Teoria Politica e in Europa ha iniziato ad agire l’Alt-Right statunitense, incarnata da Steve Bannon e dal suo The Movement: tutto ciò è affrontato in questa nuova edizione aggiornata. Come nasce questo cambiamento, come siano stati abbandonati i riferimenti storici per attingere a una parte del pensiero che un tempo apparteneva alla sinistra e come questo percorso abbia condotto la Nuova destra al successo, trovano una risposta in questo libro inchiesta. |
Christine Dwyer Hickey Farley
Farley è un anziano dublinese, dal corpo fragile
ma dalla mente affilata come un rasoio. Svegliandosi nel cuore di
una gelida notte di gennaio, si ritrova riverso sul pavimento del
bagno, paralizzato. Mentre elabora piani per il proprio salvataggio,
la sua mente comincia a risalire il passato, portandoci con lui. |
Jennifer Radulovic Scandale!
La vita di Serge Gainsbourg, il genio ribelle che ha scandalizzato il Vaticano tra musica, poesia e provocazione, a cinquant’anni anni dall’uscita di Je t’aime... moi non plus. La straordinaria storia d’amore con la musa Jane Birkin, la vita epica del padre di Charlotte Gainsbourg, la storia intensa, brutale e commovente dell’ultimo Poeta Maledetto. |
Marco Ceruti Shades of blue
Parigi, anni ’60: un pianista nero, dopo aver suonato tutta la sera in un locale, resta solo ad aspettare l’alba, ed è l’occasione per fare riemergere ricordi e rimpianti di una vita. Un musicista di una orchestra jazz ha un malore durante una festa di matrimonio, sarà l’inizio di una avventura che lo porterà in Brasile, e che lo metterà di fronte a se stesso, alle sue scelte, alla sua vita. Una giovane pianista vive, in una Milano invernale avvolta dalla pioggia, l’incubo di una società ormai piegata al ricatto di una tecnologia sviluppata per schiavizzare e non per essere d’aiuto agli uomini: cercherà attraverso la musica una via di sopravvivenza e di fuga, per trovarsi infine di fronte a una sorpresa inaspettata. |
Francis Scott Fitzgerald Ci risiamo, Basil Lee
Basil Lee è cresciuto. Il giovane alter ego dello
stesso F.S Fitzgerald, che abbiamo già incontrato nella raccolta
che porta il suo nome (Paginauno, 2018) è entrato nella piena
adolescenza e l’impasto ricco di contrasti della sua personalità
comincia a solidificarsi: furbizia e candore, acuta sensibilità
e noncuranza, fantasia indomabile e senso pratico continuano a convivere
in lui, ma si fa strada una nuova consapevolezza di fronte alle sfide
dell’esistenza. Il contrasto tra l’immaginario e il reale
si fa più stringente e Basil si trova sempre più spesso
messo a confronto con il prezzo dei sogni, da quello di emergere grazie
al suo talento a quello, più prosaico, di ottenere la migliore
istruzione per farsi strada nella vita. Ma più di tutto, al
centro di queste storie c’è l’incontro con l’universo
delle ragazze. Il rapporto tra compagni maschi passa leggermente in
secondo piano e sono figure femminili memorabili e modernissime che
Fitzgerald ci consegna tra le pagine di questo piccolo capolavoro
di brio e poesia, di intelligenza e sensibilità. Il racconto
della complessità dei rapporti tra i sessi a sedici anni non
potrebbe essere più |
Ring Lardner Chi ha fatto le carte?
Giocatori di baseball e di football americano, pugili,
cantanti, parolieri, musicisti, giornalisti, commessi viaggiatori,
barbieri, poliziotti: questi sono alcuni tra i più frequenti
protagonisti delle storie di Lardner che per una ventina d’anni
hanno deliziato i lettori del Saturday Evening Post e del New Yorker.
E poi le donne: donne sposate o in cerca di esserlo, ma ugualmente
frustrate e deluse da un mondo nel quale ogni sentimento |
Alice Rivaz La pace degli alveari “Per me Alice Rivaz è una vera sorella
di femminismo”
“Credo di non amare più mio marito”.
Così si apre il diario segreto di Jeanne Bornand, moglie e
lavoratrice, donna che è stata amante e amata e che si ritrova,
ancora giovane ma vicina a non esserlo più, faccia a faccia
con la sua estraneità alla vita cui le sue scelte l’hanno
condotta. A finire implacabilmente sotto accusa è il matrimonio,
nella sua prosaicità, nel suo insanabile scollamento dall’amore,
ma una volta cominciato sembra che Jeanne non riesca più a
fermarsi. L’intera società degli uomini, di cui le donne
sono al tempo stesso vittime e complici, finisce sotto la sua critica
spietata, tanto più feroce perché tinta della più
lucida ironia. |
Mario Bonanno 33
giri
Gli Ottanta sono riconosciuti come gli anni del Riflusso,
della grande fuga dall'impegno di massa e dall'ideologia. Dopo il
saggio 33 Giri. Gli anni Settanta, in queste pagine Mario
Bonanno racconta come sono andate le cose ai cantautori e al Paese
alla fine del decennio d'oro. Nel complesso, la canzone popolare segue
l'andazzo, anche se non tutto è da buttare. Tra espressioni
canoniche e nuove, la canzone d'autore al tempo del Riflusso è
stata una galassia frastagliata. Nel bene e nel male ci |
Iacopo Adami Capolinea
Il cadavere di Salvatore Ciaramelli viene rinvenuto
all’interno di un cantiere della Mainoldi Costruzioni, l’azienda
che detiene il monopolio del settore edile a Milano per gli interventi
di riqualificazione urbana, concomitanti alla Fiera della Modernità.
La causa della morte è un colpo di pistola alla testa. Il suo
amico |
Vittorio Alfieri La virtù sconosciuta
Nell’opera, scritta nel 1786, Alfieri parla con
il fantasma dell’amico e il dialogo si intesse di passioni e
ragioni. Si tratta di un libro da leggere muovendosi senza fretta
da una parola all’altra, l’italiano del ’700 saprà
affascinare anche nel periodare meno evidente al lettore odierno.
Riscoprire un classico vuol dire avere il coraggio di guardare alla
grandezza con umiltà e volontà di migliorarsi (in letture,
scritture, pensieri). Alfieri, inquieto e allergico a qualsiasi autoritarismo,
costituisce un esempio più che mai valido di intellettuale
che guarda al progresso sociale con coraggio e indipendenza. Selvatico
e acceso, l’Astigiano sa toccare nelle sue opere corde segretissime. |
Jules Janin Racconti bizzarri
Questa raccolta è concepita per fornire al lettore italiano un quadro rappresentativo della narrativa eccentrica e vivace di Jules Janin, autore del provocatorio romanzo L’asino morto, che ebbe vasta eco in tutta Europa. Situazioni paradossali, personaggi insoliti, richiami storici e il ghigno dell’irriverenza: questi i contenuti dei racconti di Janin, che muove abilmente la sua penna rimanendo in equilibrio tra ispirazione romantica e sottile ironia. Gli otto racconti qui presentati possono essere considerati come altrettanti esercizi narrativi percorsi da una vena bizzarra, ironica e stravagante, caratteristica di quella stagione letteraria francese così fervida e cruciale che vide l’affermazione della parabola effimera ma gravida di conseguenze del cosiddetto Romanticismo frenetico. Una stagione a cui parteciparono, tra gli altri, autori del calibro di Hugo, Gautier, Vigny, Musset, Balzac e Nerval. |
Margaret Oliphant La finestra
Tipico racconto del “visto” e del “non
visto”, La finestra scorre via sul filo delle sensazioni
visive (o allucinazioni?) della protagonista, la giovane ospite di
una vecchia zia, che, estraniandosi da una routine salottiera da cui
si sente poco o nulla attratta, si isola in un cantuccio accanto alla
finestra, lasciando libero sfogo alla propria immaginazione e riuscendo
a intravedere vita e attività laddove per altri non c’è
che una |
John Wainwright Anatomia di una rivolta
L’omicidio di un giovane delinquente nero è
il primo evento a Beechwood Brook che pone la polizia locale, sotto
il comando del sovrintendente capo Tallboy, in una situazione sempre
più difficile da gestire. La madre del morto assume l’avvocato
William Heilprin, un agitatore più interessato a far esplodere
un caso politico e razziale che non a cercare giustizia. Consapevole
dei rischi che la gestione di un’indagine come questa comporta,
Tallboy avvia l’inchiesta seguendo la pista più probabile,
quella di una resa dei conti tra bande rivali. Ma più l’inchiesta
scende in profondità, e più Tallboy comprende che il
colpevole sia da ricercare altrove. Un’ipotesi che potrebbe
porlo di fronte a una verità agghiacciante. Nel frattempo,
la cittadina sembra esplodere: uno stupro di gruppo e un omicidio
per vendetta, fungono da cassa di risonanza alla naturale rabbia e
alle frustrazioni di tutti i gruppi etnici. Ne nasce una violenta
sommossa che avrà il merito di sollevare dallo stato di latenza
la verità sociale, che fino a quel momento ribolliva sotto
l’apparente tranquillità della normale routine di Beechwood
Brook. |
Davide Steccanella Across
the Year
“Il rock ha avuto un ruolo fondamentale nella Storia del dopoguerra, generando esempi, cambiando costumi e coscienze, sottolineando (e spesso anticipando) i passi fondamentali del percorso delle nostre società. Ecco perché è così piacevole ripercorrere eventi e gesta attraverso lo scorrere dei giorni dell’anno, saltando avanti e indietro tra i decenni che hanno cambiato la Storia, plasmando vite, insegnandoci che creatività e libertà hanno generato grandi vite e grandi capolavori.” (Dalla prefazione di Enrico Ruggeri)
|
William McIlvanney Chi si rivede!
Ambientate nell’immaginaria cittadina di Graithnock,
le storie raccontate da William McIlvanney catturano la vita della
gente comune, vittime di lotte sociali ed emotive capaci di resistere
alla sconfitta con senso dell’umorismo e perseveranza, e senza
mai dimenticare il valore dei propri sogni. Tutti i protagonisti ritratti
in Chi si rivede! sono degli eroi del quotidiano, che affrontano
gli “oscuri strappi delle circostanze” senza mostrare
evidenti segni di cedimento; in realtà soffrono a causa di
ferite che non si rimarginano, perché la forza dei loro sogni
non trova una possibilità di dispiegamento reale e lo squallore
sociale li costringe a una solitudine interiore contro la quale risulta
difficile trovare una soluzione. Come un moderno Shakespeare, il grande
scrittore scozzese illumina eventi fugaci che suggeriscono, o incarnano,
verità più grandi, e tratteggia i caratteri dell’essere
umano riuscendo a evocare una vita intera nei limiti di poche centinaia
di parole. |
Honoré de Balzac L'albergo rosso
Nei racconti di questa raccolta, Balzac delinea due
quadri della società francese ambientati in epoca napoleonica:
il 20 ottobre 1799 per L’albergo rosso e i mesi seguenti
alla battaglia di Wagram del 5-6 luglio 1809 per La pace coniugale.
I personaggi che muovono l’azione narrativa sono militari a
contatto con dei civili ovvero, rappresentanti di due mondi che spesso
rispondono a logiche differenti. |
Sabrina Campolongo Emma B
La vita di Emma sembra essersi assestata sul binario
della prevedibilità: madre di due figli avuti da due padri
diversi – il primo, Cristian, da un uomo affascinante quanto
inaffidabile, la seconda, Elisa, dall’attuale marito che è
l’antitesi del precedente – conduce un’esistenza
insipida nella provincia brianzola, appena rischiarata dalle soddisfazioni
materne e da inconfessati acquisti di capi di lusso a prezzo d’occasione.
Anche la crociera con la famiglia, ottenuta grazie a un caso fortuito,
sembra destinata a essere l’ennesima esperienza frustrante,
fino a che, una sera, si rivela, totalmente inatteso, il talento canoro
di Elisa. La scoperta potrebbe essere la svolta insperata, l’accesso
a un mondo su cui Emma ha solo fantasticato, allo scintillante ambiente
della tv, attraverso il più popolare dei talent. Non resta
che farlo accadere. |
Rinomata Offelleria Briantea Ventinovecento
Difficile definire con precisione il genere di Ventinovecento. È un’escursione negli anni Novanta di chi, in quei dieci anni di fine millennio lì – tra la diretta TV del botto di Senna al Tamburello e quella del botto delle Torri Gemelle – si è giocato bene o male il ruolo di “teenager”. È una lettera – d’odio più che d’amore – indirizzata a una provincia in cui si nasce e non si cresce mai per davvero: Monza e Brianza (codice di avviamento postale 20900), con tutti i berlusconismi e i Gran Premi di Formula Uno del caso. È, per usare un avverbio tanto caro alle fabbrichette di quella terra, “tecnicamente” un romanzo di formazione – per quanto destrutturato e tenuto assieme giusto giusto da una sottile linea bianca – in cui si salta avanti e indietro attraverso la memoria confusa dei quattro protagonisti Sauzer, Patrese, Braulio e Trentatré: amici, consumatori, imprenditori, Power Rangers. È un’arancia meccanica di droghe, di aneddoti, di noie, di giraffe che prendono fuoco e di “altre cose così: per ridere”. Anche se da ridere, alla fine, c’è solo a sproposito. |
Silvia Albertazzi Leonard
Cohen
“Ricordo la prima volta che ho visto Cohen, a
un reading di poesia a Vancouver nel 1966. Entrò a grandi passi
in un’enorme aula universitaria stipata di ascoltatori entusiasti,
e con nostra grande sorpresa aveva una chitarra sotto il braccio.
Eravamo perplessi. La maggior parte di noi attendeva il poeta romantico
di The Spice-Box of Earth; alcuni altri (incluso me) avevano
sperato segretamente di sentire il sorprendente romanziere autore
dell’appena pubblicato Beautiful Losers. Nessuno era
preparato per una chitarra strimpellata e una canzone ammaliante su
una donna chiamata Suzanne. Così fummo tutti sbalorditi. Un
terzo di secolo più tardi, io lo sono ancora” (Stephen
Scobie). |
Thomas Wolfe Un'oscura vitalità
L’obiettivo ambizioso di Thomas Wolfe era, con
le sue stesse parole, quello di narrare “l’intera intollerabile
memoria dell’America, la sua violenza, la sua ferocia, immensità,
bellezza, bruttezza e gloria”. |
Francis Scott Fitzgerald Basil Lee
I quattro racconti che compongono questa raccolta sono stati composti nel 1928, tra la stesura de Il Grande Gatsby e quella di Tenera è la notte. Mentre il pubblico chiedeva un seguito a Gatsby, che Fitzgerald si rifiuterà sempre di scrivere, malgrado le sue frequenti crisi economiche, lo scrittore volge il suo sguardo disincantato, divertito, mai elegiaco alla sua giovinezza nel Midwest. Basil Lee è chiaramente un alter ego adolescente dello stesso Scott Fitzgerald, alle prese con le convenzioni e i limiti di una società vuota e provinciale. Difficile non guardare con simpatia a questo ragazzino di buona famiglia che sogna allo stesso tempo di diventare un ladro gentiluomo e di essere il più giovane presidente degli Stati Uniti, con una sfortunata predilezione per le ragazzine ricche e viziate, che parla troppo e già manifesta i sintomi di una complessità fuori dal comune. Le sue vicende anticipano tutti i temi cari a Fitzgerald con irresistibile freschezza e ironia, qualità che, ingiustamente, non sempre vengono riconosciute all’ultimo dei grandi romantici. |
Felice Bonalumi Storia
del gusto
Il cibo ha caratterizzato intere civiltà, mangiare è probabilmente l’azione più frequente nella vita di una persona, un atto a cui diamo importanza. Eppure cosa sappiamo del senso del gusto che ci guida nella scelta dei cibi? Poco, molto poco. Colpa della filosofia, che fin dall’inizio lo ha relegato in fondo alla classifica dei cinque sensi. Da Pitagora e Aristotele attraverso la cultura romana, quella medievale e moderna, per approdare al postmoderno con la filosofia digitale, questo libro ripercorre la storia del senso del gusto lungo tutto l’arco della filosofia. Una storia avvincente, con corsi e ricorsi, ricca di aneddoti, e che approda alla neurogastronomia, con gli ultimi studi sul funzionamento del cervello umano. Senza dimenticare che nonostante gli asettici chef sex symbol e l’invasione mediatica di programmi sulla cucina, una costante c’è: sesso e cucina sono vicini, vicinissimi, anzi condividono le stesse parole! |
Mario Bonanno 33 giri
All’inizio degli anni Settanta, in un’Italia
in cui la protesta porta migliaia di ragazzi in piazza, esplode il
fenomeno dei cantautori. |