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Walter G. Pozzi, Valentina Villa Falso Risveglio
Il libro raccoglie due graphic novel: Falso risveglio e Ottododicimillenovecentottanta, con testi di Walter G. Pozzi e illustrazioni di Valentina Villa. In Falso risveglio una famiglia si riunisce per una particolare circostanza. Gli eventi si confondono con i ricordi e i sogni di padre e figlio, riducendo ai minimi termini il loro rapporto. Questioni arcaiche vengono alla luce mentre fuori l’autunno volge ormai al termine. In Ottododicimillenovecentottanta, mentre in Italia un adolescente vive i suoi tormenti d'amore durante una notte insonne, a New York Chapman sta portando a termine il suo assurdo piano di uccidere John Lennon. Due esistenze diverse collegate da un istante, che è la luce di una candela accesa, consapevolezza di ciò che accade fuori di noi, nel mondo. |
Davide Steccanella Perché
Sanremo è Sanremo
“Anche noi abbiamo il nostro richiamo militare
obbligatorio. Possiamo non aver cantato mai, neppure sotto la doccia.
Possiamo non amare le canzoni, ma quando la Patria canora ci richiama
in questo periodo dell’anno, tutti davanti al televisore per
il Festival di Sanremo. Ubbidiamo lamentandoci come sotto la naja.” Nel racconto di settanta edizioni di un Festival cominciato il 29 gennaio del 1951, e capace di registrare nell’ultima edizione ancora il 54,78% di share televisivo, si ripercorre l’evoluzione (o involuzione?) del costume e del gusto del nostro Paese. |
Mario Bonanno Il
nemico non è
Durante il lungo Sessantotto l’onda della protesta irrora la canzone di poetiche di caratura dirompente: le parole diventano cronaca e poesia dal teatro della storia. Per la gioventù movimentista degli anni Settanta le prove tecniche di rivoluzione passano anche dalle ballate dei cantautori che risuonano dagli stereo, dalle piazze, come nelle aule delle università occupate. La loro contiguità con il tema della guerra e del conflitto sociale è l’argomento specifico di questo libro, nel suo doppio declinarsi argomentativo di lotta combattuta tra nazioni, e di lotta instaurata tra Sistema e individuo. Il nemico non è (da un verso di una canzone di Enzo Jannacci) ha intenti scopertamente politici, a sostegno di due tesi: la prima riguarda lo statuto sociale assunto dalla canzone d’autore negli anni Settanta; la seconda inerisce al conflitto Stato-individuo. Un conflitto oggi taciuto e a quel tempo persino rappresentato/cantato. Di questa azione coercitiva ha sempre fatto le spese il cittadino comune. Militare in divisa o burattino senza fili che sia. |
Cristiana Boido Pancine
fantastiche
“Tribù” di madri legate a valori
differenti da quelli della società corrente: gruppi chiusi,
nei quali si entra solo tramite la raccomandazione di altre madri.
Sono i gruppi delle Pancine, svelati dal blogger Vincenzo Maisto.
In questo breve saggio cerchiamo di individuare, negli infiniti
racconti delle pancine, la nascita, nelle pieghe di internet, di
queste tribù premoderne nelle quali il ruolo della donna
nella società contemporanea è condannato, per tornare
a una nozione di famiglia e di relazioni coniugali improntate a
logiche sovversive, almeno per il moderno pensare. A Maisto il merito
di averle scoperte, additandole come un fenomeno di spassosa comicità. |
Évelyne Pisier, Caroline Laurent La libertà all'improvviso
Mona Desforêt ha la grazia e la giovinezza delle
fate. In Indocina tutti gli occhi sono per lei. Nel frattempo il
Paese sta bruciando, preso tra l’occupazione giapponese, le
infamie e l’ascesa del Viet Minh. Così, insieme alla
figlia Lucie e al marito, un ufficiale di alto rango coinvolto con
il regime di Pétain, fugge in Nuova Caledonia. Nella nuova
destinazione, a Nouméa, i giorni sono scanditi da monotonia,
ordinario razzismo e nuoto in laguna. Lucie sta crescendo e Mona
vive di sogni e immaginazione fino al giorno in cui incappa nella
lettura de Il secondo sesso di Simone de Beauvoir. È
la nascita di una coscienza, l’inizio della libertà.
Tornata in Francia da donna divorziata e indipendente, Mona introduce
la figlia alle lotte femministe e alla guerra per la liberazione
anticoloniale dei popoli. Da questo momento in poi, Lucie coltiva
un solo sogno: andare a Cuba. Non sa ancora che lì incontrerà
un certo Fidel Castro... |
Silvia Albertazzi Questo
è domani
Il 1956 è un anno-chiave nella storia inglese:
mentre la crisi di Suez porta alla definitiva perdita di potere
del Regno Unito sullo scacchiere mondiale, l’invasione sovietica
dell’Ungheria è motivo di ripensamento degli ideali
marxisti da parte di chi già ipotizzava un socialismo all’inglese.
Tre eventi, al cui centro si pongono i giovani, la gente comune
e l’idea di una cultura “ordinaria”, fondata sul
recupero dell’esistente, si segnalano: il primo programma
del Free Cinema; il debutto del dramma Ricorda con rabbia,
e la mostra This Is Tomorrow. |
Edith Wharton La seconda occasione
Con questi tre racconti, e l’affilata potenza
della sua prosa, Edith Wharton ci conduce nelle stanze più
segrete del cuore di donne particolarmente coraggiose. |
Bobby Sands Scritti dal carcere Traduzione di Enrico Terrinoni e Riccardo Michelucci
A 39 anni dalla morte, per la prima volta in italiano
tutte le poesie e le pagine di prosa inedite scritte da Bobby Sands
durante la sua carcerazione nei Blocchi H di Long Kesh, in Irlanda
del Nord, tra il 1976 e il 5 maggio 1981, quando morì dopo
66 giorni di sciopero della fame. Prefazione inedita di Gerry Adams. |
Alice Rivaz Come la sabbia “Straordinaria, ineguagliabile Alice Rivaz,
riesce a nominare l’impresentabile della vita di donne e uomini
in poche pagine, quando altre e altri lo fanno, senza la stessa
forza e felice spudoratezza in poderosi saggi.” Questo secondo romanzo di Alice Rivaz, apparso nel
1946, ci invita a seguire, durante una manciata di giorni e notti
dell'inverno del 1928, l’esistenza di alcuni funzionari che
lavorano in un organismo internazionale a Ginevra. Le scelte private,
le aspettative tradite, le passioni brucianti dei protagonisti,
in special modo di Hélène Blum e André Chateney,
costituiscono un palcoscenico illuminato dietro il quale si muove,
implacabile e sinistra, la Storia. Cieca e sorda alle istanze collettive
che pure passano tra le sue mani, sotto forma di relazioni su scioperi
e proteste in gran parte dell’Europa, una collettività
privilegiata, al riparo dalla “disgrazia che bussa alle porte
dei loro vicini”, come scriverà Rivaz nel 1966, desidera
la propria felicità in termini individuali, come se il mondo
al di fuori dell’ufficio e delle relazioni private non fosse
che un’entità astratta. |
Augusto Q. Bruni Scrivere con gli archetipi
Che cosa unisce Amleto e Sherlock Holmes, Edipo e il tenente Colombo, Pandora e Kay Scarpetta? Perché alcuni personaggi della letteratura e del cinema rimangono impressi per tutta la vita e altri li dimentichiamo? E perché alla fine certe storie funzionano e hanno successo più di altre? La risposta sta dentro la natura stessa dei protagonisti, una natura così potente che riesce a fare da modello di riferimento attraverso i millenni. E può anche servire a conoscere meglio se stessi. Scrivere con gli archetipi è un vero e proprio manuale di scrittura creativa, uno strumento prezioso per costruire i personaggi con fantasia ed efficacia. Un manuale operativo che è anche riflessione teorica, oltre che un’esperienza immersiva nella propria coscienza. |
Sabrina Campolongo Il figlio
«Hanno trovato tuo padre.» Tommaso ha preso dal padre – Ottavio Manfrè,
il grande attore – gli occhi prodigiosi e la passione per
la recitazione. Da sempre vive nella luce abbagliante che avvolge
la figura pubblica, amata e incensata, e nelle ombre profonde che
l’uomo, il marito, il padre hanno lasciato dietro di sé.
Ma ora che Ottavio ha scelto di recitare in solitudine il suo ultimo
atto, il confronto non può più essere rimandato. |
Andrea Lapponi Diario dalla Catalogna
Questo libro è il racconto, quasi quotidiano, di Barcellona e del suo referendum indipendentista. Della vita che si intreccia con la politica, la magistratura, gli arresti, le cariche della polizia, il Parlamento chiuso e il processo concluso nel 2019. Cittadini che si scontrano con uno Stato ancora immerso nel franchismo, dove la democrazia e i diritti vengono messi in discussione proprio in nome del diritto e della democrazia. Lapponi comincia a scrivere gli “aggiornamenti” nel settembre 2017 su Facebook. Diventano virali e Globalist inizia a pubblicarli, trasformandoli in articoli, perché “nessuno racconta quello che scrivi tu”, dicono i redattori. I post proseguono per due anni, fino alle sentenze di condanna di un processo che la stampa spagnola definisce “l’evento più importante dopo la fine del franchismo”. Qui raccolta e strutturata, questa dettagliata cronistoria si trasforma in un crescendo che parla a tutti noi, perché dà la visione complessiva della repressione politica e giudiziaria messa in atto dallo Stato spagnolo verso un’istanza e una protesta sempre pacifiche. Comunque la si pensi, che si sostenga o meno l’indipendentismo catalano, in ballo c’è altro: perfino la libertà d’opinione. |
Catherine Chidgey Il figlio perfetto
Germania, 1939. Due bambini osservano i loro genitori
mentre vengono inghiottiti dagli sconcertanti meccanismi del potere.
Sieglinde vive nell’agiata ignoranza della borghesia berlinese,
il lavoro di suo padre è censurare i libri asportandone le
parole proibite (“promessa”, “amore”, “pietà”...).
Erich è figlio unico e vive con la madre nella campagna rigogliosa
vicino a Lipsia, all’ombra di inquietanti domande senza risposta.
Entrambe le famiglie ambiscono alla purezza e alla perfezione che
guidano i buoni tedeschi. I bambini si incontrano mentre
le speranze della Germania nazista per un futuro glorioso cominciano
a crollare, e trovano temporaneo rifugio in un teatro abbandonato,
in mezzo alle macerie di Berlino. Là fuori, bianche lenzuola
sono appese alle finestre; in tutta la città la gente parla
della resa. |
Raffaella Musicò Con la paura ci mangiamo la notte
In una Milano dissolta in particelle solitarie, Giulia, Yumiko, Elena e Roberta affrontano il nodo emotivo che le ha condizionate per tutta la vita. Insoddisfatte nel profondo, arrabbiate ma arrese al pantano dei loro giorni, si sfiorano in incontri all’apparenza superficiali, senza rendersi conto della rete che comincia ad avvolgerle, costringendole a riemergere e a fronteggiare se stesse. In una notte rischiarata dal raggio livido di una luna piena, la sopraffazione insensata su un essere indifeso, il cane di Amedeo, spezza le ombre lunghe della loro paura. L’odio e il dolore per un’ingiustizia efferata si propagano tra le maglie della rete che si stringe senza scampo attorno a loro e irrompono nel vuoto di sogni: con la paura ci mangiamo la notte. |
Matteo Luca Andriola La
Nuova destra in Europa Nuova edizione aggiornata a oggi
L’esplosivo successo elettorale dei partiti di destra alle ultime elezioni europee è la ragione che ci ha suggerito di riproporre, aggiornato di cinque anni, il saggio La Nuova destra in Europa (Paginauno, 2014). In quell’occasione Andriola identificava in una rivoluzione ideologica, iniziata quarant’anni prima dall’intellettuale Alain de Benoist, la crescita che i vari movimenti di destra già avevano registrato, li analizzava seguendone il percorso e tirava le fila dei legami creati, e tuttora esistenti, tra la Nuova destra come corrente culturale e le diverse formazioni politiche. Oggi la Lega di Salvini è arrivata al 34% alle europee, il Front national francese al 23% e una nuova formazione, l’AfD, non cessa la sua cavalcata in Germania, mentre sul piano teorico a de Benoist si è affiancato Alexander Dugin con la sua Quarta Teoria Politica e in Europa ha iniziato ad agire l’Alt-Right statunitense, incarnata da Steve Bannon e dal suo The Movement: tutto ciò è affrontato in questa nuova edizione aggiornata. Come nasce questo cambiamento, come siano stati abbandonati i riferimenti storici per attingere a una parte del pensiero che un tempo apparteneva alla sinistra e come questo percorso abbia condotto la Nuova destra al successo, trovano una risposta in questo libro inchiesta. |
Christine Dwyer Hickey Farley
Farley è un anziano dublinese, dal corpo fragile
ma dalla mente affilata come un rasoio. Svegliandosi nel cuore di
una gelida notte di gennaio, si ritrova riverso sul pavimento del
bagno, paralizzato. Mentre elabora piani per il proprio salvataggio,
la sua mente comincia a risalire il passato, portandoci con lui. |
Jennifer Radulovic Scandale!
La vita di Serge Gainsbourg, il genio ribelle che ha scandalizzato il Vaticano tra musica, poesia e provocazione, a cinquant’anni anni dall’uscita di Je t’aime... moi non plus. La straordinaria storia d’amore con la musa Jane Birkin, la vita epica del padre di Charlotte Gainsbourg, la storia intensa, brutale e commovente dell’ultimo Poeta Maledetto. |
Marco Ceruti Shades of blue
Parigi, anni ’60: un pianista nero, dopo aver suonato tutta la sera in un locale, resta solo ad aspettare l’alba, ed è l’occasione per fare riemergere ricordi e rimpianti di una vita. Un musicista di una orchestra jazz ha un malore durante una festa di matrimonio, sarà l’inizio di una avventura che lo porterà in Brasile, e che lo metterà di fronte a se stesso, alle sue scelte, alla sua vita. Una giovane pianista vive, in una Milano invernale avvolta dalla pioggia, l’incubo di una società ormai piegata al ricatto di una tecnologia sviluppata per schiavizzare e non per essere d’aiuto agli uomini: cercherà attraverso la musica una via di sopravvivenza e di fuga, per trovarsi infine di fronte a una sorpresa inaspettata. |
Francis Scott Fitzgerald Ci risiamo, Basil Lee
Basil Lee è cresciuto. Il giovane alter ego
dello stesso F.S Fitzgerald, che abbiamo già incontrato nella
raccolta che porta il suo nome (Paginauno, 2018) è entrato
nella piena adolescenza e l’impasto ricco di contrasti della
sua personalità comincia a solidificarsi: furbizia e candore,
acuta sensibilità e noncuranza, fantasia indomabile e senso
pratico continuano a convivere in lui, ma si fa strada una nuova
consapevolezza di fronte alle sfide dell’esistenza. Il contrasto
tra l’immaginario e il reale si fa più stringente e
Basil si trova sempre più spesso messo a confronto con il
prezzo dei sogni, da quello di emergere grazie al suo talento a
quello, più prosaico, di ottenere la migliore istruzione
per farsi strada nella vita. Ma più di tutto, al centro di
queste storie c’è l’incontro con l’universo
delle ragazze. Il rapporto tra compagni maschi passa leggermente
in secondo piano e sono figure femminili memorabili e modernissime
che Fitzgerald ci consegna tra le pagine di questo piccolo capolavoro
di brio e poesia, di intelligenza e sensibilità. Il racconto
della complessità dei rapporti tra i sessi a sedici anni
non potrebbe essere più |
Ring Lardner Chi ha fatto le carte?
Giocatori di baseball e di football americano, pugili,
cantanti, parolieri, musicisti, giornalisti, commessi viaggiatori,
barbieri, poliziotti: questi sono alcuni tra i più frequenti
protagonisti delle storie di Lardner che per una ventina d’anni
hanno deliziato i lettori del Saturday Evening Post e del New Yorker.
E poi le donne: donne sposate o in cerca di esserlo, ma ugualmente
frustrate e deluse da un mondo nel quale ogni sentimento |
Alice Rivaz La pace degli alveari “Per me Alice Rivaz è una vera sorella
di femminismo”
“Credo di non amare più mio marito”.
Così si apre il diario segreto di Jeanne Bornand, moglie
e lavoratrice, donna che è stata amante e amata e che si
ritrova, ancora giovane ma vicina a non esserlo più, faccia
a faccia con la sua estraneità alla vita cui le sue scelte
l’hanno condotta. A finire implacabilmente sotto accusa è
il matrimonio, nella sua prosaicità, nel suo insanabile scollamento
dall’amore, ma una volta cominciato sembra che Jeanne non
riesca più a fermarsi. L’intera società degli
uomini, di cui le donne sono al tempo stesso vittime e complici,
finisce sotto la sua critica spietata, tanto più feroce perché
tinta della più lucida ironia. |
Mario Bonanno 33
giri
Gli Ottanta sono riconosciuti come gli anni del Riflusso,
della grande fuga dall'impegno di massa e dall'ideologia. Dopo il
saggio 33 Giri. Gli anni Settanta, in queste pagine Mario
Bonanno racconta come sono andate le cose ai cantautori e al Paese
alla fine del decennio d'oro. Nel complesso, la canzone popolare
segue l'andazzo, anche se non tutto è da buttare. Tra espressioni
canoniche e nuove, la canzone d'autore al tempo del Riflusso è
stata una galassia frastagliata. Nel bene e nel male ci |
Iacopo Adami Capolinea
Il cadavere di Salvatore Ciaramelli viene rinvenuto
all’interno di un cantiere della Mainoldi Costruzioni, l’azienda
che detiene il monopolio del settore edile a Milano per gli interventi
di riqualificazione urbana, concomitanti alla Fiera della Modernità.
La causa della morte è un colpo di pistola alla testa. Il
suo amico |
Vittorio Alfieri La virtù sconosciuta
Nell’opera, scritta nel 1786, Alfieri parla
con il fantasma dell’amico e il dialogo si intesse di passioni
e ragioni. Si tratta di un libro da leggere muovendosi senza fretta
da una parola all’altra, l’italiano del ’700 saprà
affascinare anche nel periodare meno evidente al lettore odierno.
Riscoprire un classico vuol dire avere il coraggio di guardare alla
grandezza con umiltà e volontà di migliorarsi (in
letture, scritture, pensieri). Alfieri, inquieto e allergico a qualsiasi
autoritarismo, costituisce un esempio più che mai valido
di intellettuale che guarda al progresso sociale con coraggio e
indipendenza. Selvatico e acceso, l’Astigiano sa toccare nelle
sue opere corde segretissime. |
Jules Janin Racconti bizzarri
Questa raccolta è concepita per fornire al lettore italiano un quadro rappresentativo della narrativa eccentrica e vivace di Jules Janin, autore del provocatorio romanzo L’asino morto, che ebbe vasta eco in tutta Europa. Situazioni paradossali, personaggi insoliti, richiami storici e il ghigno dell’irriverenza: questi i contenuti dei racconti di Janin, che muove abilmente la sua penna rimanendo in equilibrio tra ispirazione romantica e sottile ironia. Gli otto racconti qui presentati possono essere considerati come altrettanti esercizi narrativi percorsi da una vena bizzarra, ironica e stravagante, caratteristica di quella stagione letteraria francese così fervida e cruciale che vide l’affermazione della parabola effimera ma gravida di conseguenze del cosiddetto Romanticismo frenetico. Una stagione a cui parteciparono, tra gli altri, autori del calibro di Hugo, Gautier, Vigny, Musset, Balzac e Nerval. |
Margaret Oliphant La finestra
Tipico racconto del “visto” e del “non
visto”, La finestra scorre via sul filo delle sensazioni
visive (o allucinazioni?) della protagonista, la giovane ospite
di una vecchia zia, che, estraniandosi da una routine salottiera
da cui si sente poco o nulla attratta, si isola in un cantuccio
accanto alla finestra, lasciando libero sfogo alla propria immaginazione
e riuscendo a intravedere vita e attività laddove per altri
non c’è che una |
John Wainwright Anatomia di una rivolta
L’omicidio di un giovane delinquente nero è
il primo evento a Beechwood Brook che pone la polizia locale, sotto
il comando del sovrintendente capo Tallboy, in una situazione sempre
più difficile da gestire. La madre del morto assume l’avvocato
William Heilprin, un agitatore più interessato a far esplodere
un caso politico e razziale che non a cercare giustizia. Consapevole
dei rischi che la gestione di un’indagine come questa comporta,
Tallboy avvia l’inchiesta seguendo la pista più probabile,
quella di una resa dei conti tra bande rivali. Ma più l’inchiesta
scende in profondità, e più Tallboy comprende che
il colpevole sia da ricercare altrove. Un’ipotesi che potrebbe
porlo di fronte a una verità agghiacciante. Nel frattempo,
la cittadina sembra esplodere: uno stupro di gruppo e un omicidio
per vendetta, fungono da cassa di risonanza alla naturale rabbia
e alle frustrazioni di tutti i gruppi etnici. Ne nasce una violenta
sommossa che avrà il merito di sollevare dallo stato di latenza
la verità sociale, che fino a quel momento ribolliva sotto
l’apparente tranquillità della normale routine di Beechwood
Brook. |
Davide Steccanella Across
the Year
“Il rock ha avuto un ruolo fondamentale nella Storia del dopoguerra, generando esempi, cambiando costumi e coscienze, sottolineando (e spesso anticipando) i passi fondamentali del percorso delle nostre società. Ecco perché è così piacevole ripercorrere eventi e gesta attraverso lo scorrere dei giorni dell’anno, saltando avanti e indietro tra i decenni che hanno cambiato la Storia, plasmando vite, insegnandoci che creatività e libertà hanno generato grandi vite e grandi capolavori.” (Dalla prefazione di Enrico Ruggeri)
|
William McIlvanney Chi si rivede!
Ambientate nell’immaginaria cittadina di Graithnock,
le storie raccontate da William McIlvanney catturano la vita della
gente comune, vittime di lotte sociali ed emotive capaci di resistere
alla sconfitta con senso dell’umorismo e perseveranza, e senza
mai dimenticare il valore dei propri sogni. Tutti i protagonisti
ritratti in Chi si rivede! sono degli eroi del quotidiano,
che affrontano gli “oscuri strappi delle circostanze”
senza mostrare evidenti segni di cedimento; in realtà soffrono
a causa di ferite che non si rimarginano, perché la forza
dei loro sogni non trova una possibilità di dispiegamento
reale e lo squallore sociale li costringe a una solitudine interiore
contro la quale risulta difficile trovare una soluzione. Come un
moderno Shakespeare, il grande scrittore scozzese illumina eventi
fugaci che suggeriscono, o incarnano, verità più grandi,
e tratteggia i caratteri dell’essere umano riuscendo a evocare
una vita intera nei limiti di poche centinaia di parole. |
Honoré de Balzac L'albergo rosso
Nei racconti di questa raccolta, Balzac delinea due
quadri della società francese ambientati in epoca napoleonica:
il 20 ottobre 1799 per L’albergo rosso e i mesi seguenti
alla battaglia di Wagram del 5-6 luglio 1809 per La pace coniugale.
I personaggi che muovono l’azione narrativa sono militari
a contatto con dei civili ovvero, rappresentanti di due mondi che
spesso rispondono a logiche differenti. |
Silvia Albertazzi Leonard
Cohen
“Ricordo la prima volta che ho visto Cohen,
a un reading di poesia a Vancouver nel 1966. Entrò a grandi
passi in un’enorme aula universitaria stipata di ascoltatori
entusiasti, e con nostra grande sorpresa aveva una chitarra sotto
il braccio. Eravamo perplessi. La maggior parte di noi attendeva
il poeta romantico di The Spice-Box of Earth; alcuni altri
(incluso me) avevano sperato segretamente di sentire il sorprendente
romanziere autore dell’appena pubblicato Beautiful Losers.
Nessuno era preparato per una chitarra strimpellata e una canzone
ammaliante su una donna chiamata Suzanne. Così fummo tutti
sbalorditi. Un terzo di secolo più tardi, io lo sono ancora”
(Stephen Scobie). |
Thomas Wolfe Un'oscura vitalità
L’obiettivo ambizioso di Thomas Wolfe era, con
le sue stesse parole, quello di narrare “l’intera intollerabile
memoria dell’America, la sua violenza, la sua ferocia, immensità,
bellezza, bruttezza e gloria”. |
Francis Scott Fitzgerald Basil Lee
I quattro racconti che compongono questa raccolta sono stati composti nel 1928, tra la stesura de Il Grande Gatsby e quella di Tenera è la notte. Mentre il pubblico chiedeva un seguito a Gatsby, che Fitzgerald si rifiuterà sempre di scrivere, malgrado le sue frequenti crisi economiche, lo scrittore volge il suo sguardo disincantato, divertito, mai elegiaco alla sua giovinezza nel Midwest. Basil Lee è chiaramente un alter ego adolescente dello stesso Scott Fitzgerald, alle prese con le convenzioni e i limiti di una società vuota e provinciale. Difficile non guardare con simpatia a questo ragazzino di buona famiglia che sogna allo stesso tempo di diventare un ladro gentiluomo e di essere il più giovane presidente degli Stati Uniti, con una sfortunata predilezione per le ragazzine ricche e viziate, che parla troppo e già manifesta i sintomi di una complessità fuori dal comune. Le sue vicende anticipano tutti i temi cari a Fitzgerald con irresistibile freschezza e ironia, qualità che, ingiustamente, non sempre vengono riconosciute all’ultimo dei grandi romantici. |
Mario Bonanno 33 giri
All’inizio degli anni Settanta, in un’Italia
in cui la protesta porta migliaia di ragazzi in piazza, esplode
il fenomeno dei cantautori. |
Rudi Ghedini Rivincite
In queste pagine si affacciano le figure di Jim Thorpe, Cathy Freeman, Althea Gibson, Muhammad Alì, Garrincha, Nadia Comaneci, Alice Milliat, Jonah Lomu, Jackie Robinson, Jürgen Sparwasser, Kareem Abdul-Jabbar, Diego Maradona, Florence Griffith, Gretel Bergmann, Georges Weah, Colin Kaepernick, Peter Norman... A vicende raccontate mille volte, se ne aggiungono di quasi dimenticate, in bilico fra epica e cronaca, riscatto e stupore. Da oltre un secolo è impossibile stabilire i confini dove comincia la politica e dove finisce lo sport. Dietro il grande spettacolo globale, si agita il potere nelle sue moderne incarnazioni, quello che si dirama dall’impero cinese agli oligarchi russi, dagli emiri mediorientali ai miliardari in dollari, dagli intrighi di corte che indirizzano le burocrazie di Fifa e Cio al peso specifico dei grandi marchi dell’abbigliamento sportivo, dal saccheggio dell’Africa alle dolose ambiguità nella guerra al doping. Con vertiginosi salti di tempo e di spazio, Rivincite propone una concatenazione di racconti all’incrocio fra sport, storia e politica. È sempre più raro, ma ogni tanto accade, che uno sportivo prenda posizione e trasformi il proprio talento in una bandiera da sventolare a favore di una causa. Così, lo sport torna a scrivere la storia.
Rudi Ghedini presenta (from Lara Peviani on YouTube)
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Edith Wharton Triangoli imperfetti
Lui, lei e l’altra (o l’altro): è l’eterno gioco del triangolo amoroso, la cui esistenza più o meno tranquilla, e più o meno esplicita, viene però messa in questione da un evento improvviso, come la morte, o anche semplicemente la malattia di uno dei protagonisti. L’evento provoca rimorsi ed esami di coscienza che investono la responsabilità dei superstiti e sembrano rimettere in dubbio ogni cosa, i sentimenti del passato come quelli del presente, anche se non sempre poi l’epilogo è quello che l’insorgere del dubbio farebbe prevedere. Tre racconti in cui l’autrice de L’età dell’innocenza rivela ancora una volta la sua impagabile maestria nell’analizzare i moti dell’animo femminile – ma non solo di quello – e insieme la sua peculiare capacità di mettere in luce, con sottile e spietata ironia, l’ipocrisia entro la quale essi sono spesso imbrigliati. |
Joseph Conrad, Ford Madox Ford La natura di un crimine
Definito da Conrad “un frammento”, La natura di un crimine contiene “l’atmosfera crudelmente realistica del tempo delle sue origini”, emergendo “dalle profondità di un passato tanto distante quanto le lunghe e squadrate redingote in cui libertini senza scrupoli, colti, di nobili ideali si dedicavano ai loro strani affari e coltivavano il piccolo malinconico fiore del sentimento”. Il protagonista è un avventuriero fin de siècle, prestato al crimine dalle contraddizioni di un mondo in estinzione. La natura di un crimine è strutturato in otto lettere scritte a una misteriosa destinataria. Lui è una celebre personalità dell’ambiente finanziario londinese, che gestisce il fondo fiduciario di una ricca famiglia borghese; lei è una donna del suo entourage, sposata, momentaneamente trasferitasi, da sola, a Roma. Da questa base, Conrad e Ford intrecciano una vicenda ironica e malinconica, capace di indagare in profondità la natura ambigua dei sentimenti umani. |
James Robertson Solo la terra resiste
Michael Pendreich è alle prese con l’allestimento
di una mostra di fotografie dedicata al padre Angus, famoso fotografo
morto da pochi anni. Mentre cerca di dare un ordine alle immagini,
Michael si interroga. Quale storia vuole rappresentare raccogliendo
queste foto? Quella del padre, la propria, o quella della Scozia?
O quella degli individui catturati nel corso degli anni dalla lente
del suo celebre genitore? Il vagabondo senza casa che colleziona
ciottoli; il veterano di guerra e il bottegaio asiatico che lottano
per migliorare le condizioni di vita delle proprie famiglie; il
deputato conservatore con una passione segreta, e la sorella che
lo odia e cerca di rovinarlo; l’agente dei servizi segreti
tradito dai colleghi; le numerose figure femminili alle prese con
un mondo maschile fatto di soprusi.
James Robertson presenta (from Lara Peviani on YouTube)
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Christine Dwyer Hickey Tatty Il romanzo
scelto come Tatty è il ritratto, devastante quanto
esilarante, di una famiglia problematica e marchiata dall’alcool,
nella Dublino degli anni ’60/70, dipinto dalla voce vivace
e carismatica di una bambina. Con brutale onestà, Tatty racconta
la storia della sua vita con l’amato, inconcludente pa-pà,
con la tormentata mamma, i suoi quattro fratelli, tra i quali Deirdre,
la “bambina speciale che Dio ci ha mandato perché ci
ama tanto e sa che può fidarsi di noi per badare a lei”,
e la folla benintenzionata quanto inadeguata di zie e amici di famiglia.
Christine Dwyer Hickey presenta (from Lara Peviani on YouTube)
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Suzanne Dracius Rue Monte au Ciel
Uscito in Francia nel 2003, Rue Monte au Ciel comprende nove racconti, disuguali per ambientazione, consistenza e datazione, ma organicamente accomunati da una serie di elementi che riescono a creare un universo coerente. Con questa raccolta, Suzanne Dracius si riallaccia, per i contenuti e per il linguaggio, alla grande tradizione caraibica del racconto orale. In tutte le novelle emerge una figura femminile colta di fronte a un incontro o un evento inatteso, minaccioso o degradante, che lei riesce però a fronteggiare dando prova di coraggio, autodeterminazione e volontà di sottrarsi alle costrizioni morali e sociali imposte alla donna. Le eroine descritte in questo libro rappresentano altrettanti archetipi della donna delle Antille, combattuta tra il desiderio di emanciparsi, come donna e come meticcia, e l’esigenza di non essere emarginata dal proprio contesto socio-culturale.
Suzanne Dracius presenta (from Lara Peviani on YouTube) |
Davide Steccanella Le indomabili
Le schede di questo saggio raccontano di donne che
hanno scelto la via rivoluzionaria. Donne molto diverse tra loro,
ognuna delle quali ha combattuto la propria battaglia secondo quello
che era il proprio contesto storico, politico e sociale, ma tutte
motivate da un identico ideale: sovvertire il potere costituito
mettendo in gioco la vita, gli affetti e le proprie certezze. Alcune
sono morte combattendo. Altre hanno scontato molti anni di carcere
o sono state costrette a fuggire dal loro Paese.
Davide Steccanella presenta (from Lara Peviani on YouTube) |
Paul Dietschy Storia del calcio Il calcio: la storia dei grandi club, le evoluzioni tecniche del gioco, gli allenatori e i giocatori d'eccezione, il rapporto con i regimi totalitari del Novecento e con il denaro
Codificato dall'Inghilterra trionfante al tramonto
del XIX secolo, il calcio è diventato lo sport più
popolare al mondo. Eppure la sua storia resta largamente misconosciuta.
Come sono nati club, federazioni e competizioni internazionali?
Quando e perché sono state fissate le regole sul numero di
giocatori o la dimensione del pallone, passando per i cartellini
gialli e rossi, i corner e i punti di penalità? Quali sono
state le grandi evoluzioni tattiche e tecniche del gioco, dribbling
e colpi di testa? |
Carmine Mezzacappa Cinema e terrorismo La lotta armata sul grande schermo
Cinema e terrorismo è un’attenta e minuziosa analisi di come il cinema italiano ha raccontato la lotta armata degli anni Settanta. Il saggio è costruito secondo linee tematiche, e l’autore passa in rassegna 50 film, spaziando dalla pellicole più note – come Buongiorno, notte e La Prima Linea – a produzioni meno conosciute, affrontando molteplici aspetti. In opere quali Colpire al cuore di Amelio e Caro papà di Risi, la lotta armata si presenta come conflitto generazionale, mentre in altre pellicole la telecamera preferisce soffermarsi sui dubbi ideologici ed esistenziali dei protagonisti – Maledetti vi amerò e La caduta degli angeli ribelli di Giordana, e Il ragazzo di Ebalus di Schito. Non mancano i riferimenti cinematografici al tormento della coscienza infelice borghese, che si oppone alla propria classe sociale – Quella fredda mattina di maggio di Sindoni – e all’atteggiamento irriducibile dei militanti, come Gli invisibili di Squitieri e La mia generazione di Wilma Labate. |
Walter G. Pozzi Carte scoperte Il racconto di un moderno Mattia Pascal
A sessantadue anni Mario sembra aver ritrovato il proprio
equilibrio: si è buttato alle spalle sei mesi di carcere per
piccoli reati fiscali e il divorzio chiesto dalla moglie. Sbarca il
lunario grazie all’abilità con le carte frequentando
un circolino di anziani nostalgici del Pci, con i quali condivide
la fede politica, e vive ospite di una giovane amica sempre in viaggio
per affari. Finalmente, creditori e cartelle esattoriali hanno perso
le sue tracce. |
William McIlvanney Il regalo di Nessus Dal vincitore del Premio Whitbread per la Narrativa Il lavoro sta lentamente uccidendo Eddie Cameron. “C’è un senso di crescita morale in A Gift
from Nessus capace di elevarsi dall’ordinario… spaventosamente
sincero e commovente.” “Uno dei maggiori doni che McIlvanney ha ricevuto come
scrittore è stato l’umanità infallibile che sa
dare ai suoi personaggi, anche al più disperato.”
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John Wainwright Stato di fermo Il romanzo noir da cui sono stati tratti i film
In una stazione di polizia dello Yorkshire, il detective
Lyle torchia il mesto funzionario pubblico Barker. La posta in gioco
è alta, vale la vita o la morte della prossima piccola vittima.
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William McIlvanney Docherty Vincitore del Premio Whitbread per la Narrativa Perché proponiamo ai lettori italiani Docherty
di William McIlvanney, pubblicato nel 1975, un intenso documento sulla
Scozia del primo Novecento che racconta le dolorose vicende di una
famiglia operaia in una città mineraria toccata dalla prima
guerra mondiale e dagli scioperi degli anni Venti? Il motivo è
che, alla luce della crisi globale economica e finanziaria che ha
colpito i lavoratori di tutto il mondo nei primissimi anni del terzo
millennio, i temi trattati in questo romanzo risultano di grande attualità
per i lettori non solo britannici ma di tutti i Paesi dell’Occidente
altamente industrializzato. “Uno spaccato di storia dell’umanità narrato
con umorismo e un senso serrato della sua greve iniquità: l’uomo
è minuto, ma la sua ombra si allunga nel riflesso del sole” “Intenso, arguto e meravigliosamente costruito” |